Nella storia sono sempre gli uomini i protagonisti dei racconti di guerra. Ma ogni guerra ha anche un volto femminile.
In IRAN, il mio paese, dal settembre del 1980 all’agosto del 1988, durante gli 8 anni di guerra contro l’IRAQ, alle donne non era permesso di esternare i loro sentimenti o raccontare ciò che gli era successo.
Ho cercato queste donne, ho ascoltato le loro storie, cercando di restituire a tutte loro la voce.
Dei loro racconti mi sono rimaste alcune parole che descrivono la guerra:
Ferita/ Umiliata/ Offesa/ Sola/ Senza parola / Timida
Altre che descrivono la loro femminilità:
Addolorata/ Violentata/ Preoccupata/ Paziente/ Terrorizzata/ Spaventata.
sentimenti che i loro racconti hanno suscitato in me.
La carta Hanji, sottile e trasparente, è contemporaneamente fragile e resistente, come la nostra pelle.
Bella e morbida, vola nel vento per svelare la parte occulta dalle società maschiliste.
Ogni scritta è come una ferita da cui sgorgano dolore, tristezza, violenza e paura…